Per tutti gli appassionati di golf, Aprile è soprattutto sinonimo di Augusta Masters, il prestigioso torneo che apre la grande stagione dei Major, giunto alla sua 79° edizione. C’è il ritorno sul green di Tiger Woods, sempre fermo in questa stagione, e ci sarà il tentativo di Rory McIlroy di aggiudicarsi la sua prima giacca verde.
Purtroppo quest’anno, dopo cinque anni, sarà il primo Masters senza neanche un italiano perchè sono tutti fuori dai criteri di ammissione.
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Di seguito troverete il meglio della magia del Masters, giorno per giorno.
DOMENICA 12
Jordan Spieth conquista il suo primo Major dopo quattro round sempre in testa al tabellone e sale così al 2° posto nella classifica mondiale. Spieth, ad Augusta, è l’uomo dei record. Score più basso dopo 36 buche, score più basso dopo 54 buche e score più basso nella storia del torneo, un clamoroso -18 (270 – 64 66 70 70) che eguaglia quello di Tiger Woods del 1997.
Spieth diventa il secondo più giovane a indossare l’ambitissima giacca verde dopo Tiger Woods, ma meglio di Jack Nicklaus.
Spieth trionfa anche con il primato di birdie (28) nella storia delle 79 edizioni del Masters davanti a Mickelson e Rose che terminano pari a -14, McIlroy in quarta posizione a -12, Tiger 17° a -5.
L’americano 21enne commenta così la sua impresa: “Pensavo che sarebbe stato più semplice oggi dopo aver già giocato sabato con un cospicuo vantaggio, invece no. Ma è stata la più bella settimana della mia vita“.
Visto il pareggio del sabato, Tiger Woods, con la consueta maglia rossa della domenica che è diventata simbolo dei suoi trionfi, ha girato questo ultimo giro con Rory McIlroy.
Highlights domenica 12 – mattina
Highlights domenica 12 – pomeriggio
SABATO 11
Jordan Spieth continua la sua incredibile corsa solitaria in cima al tabellone (-16) anche al termine del terzo giro, nonostante un doppio boghe alla 17. Alle sue spalle Justin Rose vincitore dello U.S. Open 2013 a quattro colpi, e Mickelson già vincitore di tre Giacche Verdi a 5.
Spieth segna un nuovo traguardo: il suo 200 (-16) è il nuovo primato dopo 54 buche, detenuto da Woods (1997) e Raymond Floyd (1976).
L’inglese Justin Rose si conferma comunque uno dei migliori della giornata e lo fa con una straordinaria sequenza di cinque birdie nelle ultime sei buche.
Il 68 (-6) di Tiger gli permette di completare anche il secondo giro sotto i 70 colpi. Non gli capitava dagli U.S. Open del 2012 e, al Masters, dal 2005, l’ultimo suo trionfo.
Tiger, come Rory, si trova a 10 colpi di distanza da Spieth, un ritardo colmato una sola volta nella storia dei Major: Paul Lawrie al British Open del 1999. Ma la Tigre non si arrende e dichiara: “Dovrò disputare un giro straordinario, ma nel golf può succedere di tutto”.
McIlroy, dopo i primi due round non esaltanti, si rifà al terzo giro con un eagle alla 2, due birdie nelle prime nove e altri due nelle back nine. Peccato per il bogey alla 16 e alla 18 che hanno in parte rovinato il suo round.
La quinta posizione a pari merito consentirà a tifosi ed appassionati di vedere Tiger e Rory giocare insieme nell’ultimo round. Uno spettacolo forse più grande dell’intero Masters, per certi versi.
VENERDI’ 10
Jordan Spieth rimane leader in cima al tabellone a -14 e fa il vuoto dietro a sé nel secondo giro, con 5 colpi di vantaggio su Charley Hoffman. Dopo un primo round incredibile, Spieth mette a segno sei birdie finendo con 66 colpi. Nessuno aveva fatto meglio di lui nelle prime 36 buche del Masters (il record precedente di 131 apparteneva a Raymond Floyd stabilito nel 1976) e Spieth eguaglia anche il punteggio più basso di un Major a metà gara.
Spieth sta vivendo un momento di grande forma: rookie dell’anno nel 2013, l’anno scorso si era piazzato secondo al suo debutto qui ad Augusta, negli ultimi tre tornei ne aveva vinto uno e si era piazzato 2° negli altri due.
L’uomo del giorno è stato Dustin Johnson che ha regalato a tutti gli appassionati tre eagle nei tre par 5 (mai riuscito a nessuno prima nel Masters) e due birdie.
Tiger termina il secondo giro al 19° posto a -2 grazie al risultato di -3 di giornata. La Tigre commenta così: “Sono fiero di quanto ho fatto. Il modo in cui ho lavorato duro per tornare. Mi trovavo nel punto più basso della mia carriera e riuscire a cambiare la situazione in breve tempo per tornare a essere competitivo in un Major è qualcosa che mi riempie di orgoglio”.
Rory McIlroy doveva era il grande favorito di questa 79° edizione con la possibilità di scrivere un pezzo di storia personale (il Grande Slam di carriera), ma il numero uno del ranking mondiale termina il secondo giro al 19° posto come Tiger. “Ora per andare a prendere Spieth dovrei azzeccare due giornate straordinarie, ma non si può mai dire.“.
Tra i giocatori che non hanno passato il taglio spiccano Martin Kaymer, il numero 2 al mondo Henrik Stenson, Westwood e Poulter.
GIOVEDI’ 9
Il 21enne Jordan Spieth apre la 79° edizione del Masters con un incredibile -8 finale, frutto di un gioco fenomenale e senza errori, a parte il bogey alla 15 (per il resto, 9 birdies) e con una chiusura straordinaria, col birdie da 7 metri sul difficilissimo green della 18. Il suo è stato il miglior primo round degli ultimi 19 anni, da quando Gregg Norman eguagliò il primato di Nick Price con 63.
Spieth ha regalato uno dei colpi più spettacolari alla buca 14 dove il suo secondo colpo tirato da dietro un albero ha colpito l’asta prima di fermarsi a breve distanza dalla buca (altro birdie).
Alle spalle di Spieth seguono, a tre colpi di distanza, Ernie Els, Justin Rose, Jason Day e, a sorpresa, l’americano Charley Hoffman che prima di partire non ha resistito alla tentazione di chiedere un autografo agli honorary starters Nicklaus, Player e Palmer.
Rory McIlroy, nella sua rincorsa al Grande Slam personale, chiude il primo giro a -1 dichiarandosi comunque soddisfatto: “Poteva andare peggio“. Tiger, invece, chiude al 41° posto con 73 colpi, uno sopra il par.
Highlights pomeriggio Giovedì 9
MERDOLEDI’ 8
Il Mercoledì è la giornata del celebre Par 3 Contest, la gara spettacolo nella quale sfilano i partecipanti al major, i past winner, le mogli e i figli in una grande festa, vinto da Kevin Streelman. E’ probabile che il 37enne dell”Illinois non sia superstizioso, perché imporsi in questo Contest non è di buon auspicio per il vincitore che, nello stesso anno, non è mai riuscito a indossare la giacca verde. Il lato buono della medaglia è nella certezza che prima o poi le tradizioni negative si spezzano.
Spettacolo nello spettacolo l’ha offerto il “Leone d’Oro” Jack Nicklaus: il campione americano che ha vinto 18 Majors tyra il 1962 e il 1986 (un record imbattuto) e ritiratosi dal circuito professionistico nel 2005, mette a segno una “hole-in-one” alla 4. A 75 anni. Sembra che prima di lanciare la pallina Nicklaus abbia anche scherzato dicendo «Che ne dite di uno hole-in-one?». Per vedere il video dello show, clicca qui.
Ieri ha partecipato pure Tiger Woods e non accadeva da ben 11 anni, che ha commentato “”Non c’è altro torneo al mondo simile a questo. Sono felice, perché ritengo che il mio gioco sia finalmente adatto per competere a tali livelli. Scenderò in campo come ho sempre fatto in vita mia, per vincere“.
I pronostici danno però per favorito il numero uno mondiale Rory McIlroy, al quale manca proprio il Masters per completare il “grande slam”, dopo che ha già vinto gli altri tre major (Us Open, Open Championship e Us Pga Championship). “Giocare il Masters – ha affermato il nordirlandese – è motivo di grande emozione. Credo sia l’unica gara in cui si senta tanta pressione nell’eseguire il primo colpo da tee. Sarà un torneo difficile dove per vincere occorrerà domare i par cinque: lo scorso anno Bubba Watson è stato impeccabile su quelle buche e anche quest’anno saranno fondamentali nella corsa al titolo”. Una curiosità è stata che al Par 3 Contest Rory ha chiamato uno dei cantanti degli One Direction, il 24enne Niall Horan, nordirlandese come lui.
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